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Anni ’80: gli anni dei miti e dei ricordi Goldrake e la morte di Shinko Araki

Grazie di cuore Shingo Araki disegnatore di Goldrake… piu’ di un disegno, piu’ di un cartone animato… un sogno, un mito, un eroe… l’icona di un’intera generazione!

La morte di Shinko Araki, il disegnatore del cartone animato simbolo della mia generazione, mi porta indietro nel tempo, ai mitici anni “80” e ad un mondo totalmente diverso… anche se lontano appena un ventennio…

“Per favore mi cambi 1.000 lire in gettoni?… devo fare una telefonata dalla cabina telefonica”…
“Per favore puoi duplicarmi una cassetta dei Pink Floyd?”… “ok…dai..poi ci vediamo sotto i portici del centro…”

Gettoni, lire, cassette, cabine telefoniche…tutte parole e concetti scomparsi!…

Gli anni 80…anni che hanno segnato l’ infanzia dei nati tra il 1968 e il 1975, quando ci si divertiva con niente, un pallone o delle figurine, quando per vedersi si diceva, la fatidica frase “ci vediamo dopo in centro!!”, e chi c’era c’era…senza cellulari per avvertirsi.

La generazione di cui faccio parte e’ l’unica generazione (e rimarra’ per sempre l’UNICA nella storia moderna!) a vivere e aver vissuto due giovinezze in due mondi totalmente diversi: i 14/18 anni negli anni ’80 ed i 30/40 anni negli anni 2000 e 2010. Una FORTUNA STRAORDINARIA. :-) Non accadra’ mai piu’…

Non c’era internet, non c’era google, non c’erano telefonini, reality show, grandi fratelli. Per sapere le ultime notizie bisognava aspettare il telegiornale, per conoscere le previsioni del tempo bisognava aspettare la sera le 19,50 dopo “Almanacco del giorno dopo”.

le ricerche si facevano in biblioteca, e per telefonare bisognava prima convertire le monete in gettoni, e poi trovare una cabina libera.

Sono stati 10 anni pieni di cadute e ginocchia massacrate, di polmoniti sfiorate con corse a casa con le magliette zuppe di sudore, di pomeriggi a pane e nutella, o pane burro e marmellata.

Con 500 lire ci si sentiva tanto ricchi da passare un intero pomeriggio in sala giochi, 10.000 lire sembravano una cifra astronomica, quando un ghiacciolo costava 150 lire e un pacchetto di figurine 50.

Non c’era la playstation, al massimo c’era il commodore 64… con poche figurine o un pallone si trascorrevano dei pomeriggi interi, con in sottofondo “The final countdown” degli Europe o altra splendida musica irripetibile…

Ragazzi cresciuti con il mito ed i valori positivi di Actarus e Sandokan, di Paolo Rossi e della filastrocca: Zoff, Gentile, Cabrini… Anni ’80: 10 anni con un’energia ed un’alchimia uniche…



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    Raffaele
    26 luglio, 2013 a 10:54

    CHE DIRE?IL TEMPO NON FA SCONTI A NESSUNO, RIMANE UN VELO DI MALINCONIA, MA NON E’ CHE GLI 80 FOSSERO MIGLIORI DEI 70, DEI 60 O DI OGGI, E’ CHE SEMPLICEMENTE QUANDO SEI MOLTO PIU’ GIOVANE VEDI LA VITA CON OCCHI E SPERANZE DIVERSE, POI INVECCHIANDO CAMBIANO I PUNTI DI VISTA E LE PROSPETTIVE.
    SICURAMENTE LA TECNOLOGIA INFORMATICA HA CAMBIATO LA SOCIETA’ E I COMPORTAMENTI INDIVIDUALI, RENDENDOCI TUTTI DIPENDENTI E INTERCONNESSI GLOBALMENTE, MA GENERANDO UN ASFISSIA GENERALE NEL MONDO,DI CUI TUTTI SIAMO PERVASI, SENZA COMPRENDERE CHE STIAMO MODIFICANDO IN MODO PERICOLOSO I VALORI E LE RAGIONI STESSE DELLA NOSTRA ESISTENZA.

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