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Lavoro e scuola: perche’ cosi’ tanto stress?

Abbiamo sempre delle cose piu’ importanti da fare che non ci fanno stare bene… come se stare bene non fosse abbastanza importante.

 

Mi sono spesso posto due interrogativi, con relative riflessioni: una riguarda il lavoro e l’altra l’orario delle scuole.

La prima sul lavoro.

A cosa serve lavorare tanto e non avere poi tempo sufficiente da dedicare a se stessi, alla famiglia, al recupero psicofisico, alla propria anima?

Che senso ha lavorare fino allo sfinimento, svegliarsi alle 6 del mattino per terminare la propria giornata la sera distrutti dagli impegni lavorativi e non aver nemmeno la forza di mantenere le palpebre aperte?

Anche Papa Francesco sull’argomento è d’accordo con me (o meglio… io mi ritrovo d’accordo con lui! ☺) quando afferma:

“Quante volte un padre di famiglia in nome della produttività ha dovuto fermarsi al lavoro ben oltre l’orario, tornando così a casa tardi quando i figli già dormivano e sottraendo così tempo prezioso al loro rapporto? Quante volte le persone hanno dovuto lavorare anche di domenica quando poteva essere l’unica occasione per dedicarsi a se stessi e stare con tutta la famiglia unita? Il lavoro fulltime inteso esclusivamente come fonte di sostentamento è una follia.”

Completamente d’accordo.
La vita è troppo breve per spenderla totalmente nel lavoro.

Personalmente credo si arriverà presto a non più di quattro/cinque ore lavorative giornaliere, ma piene e produttive.  Sottolineo: piene e produttive, non trascorse su Facebook.☺

Un po’ diverso è invece il caso di chi ha la fortuna di svolgere attività o lavori che si amano profondamente e che derivano da sincera passione: anche in questi casi occorrerà però ricordarsi di svuotare ogni tanto il bicchiere, concedendosi ritempranti periodi di riposo.

La vita è molto più che solo lavoro. Per molte persone il lavoro sembra invece essere l’unica cosa essenziale, ma in realtà chi lavora di meno non deve avere alcun senso di colpa, anzi.

Anche il filosofo e Premio Nobel Bertrand Russell era di questo parere. Cosi’ sottolineava nell’ “Elogio dell’ozio” del 1957:

“Penso che al mondo si lavori troppo e credo che la convinzione secondo la quale lavorare sarebbe una virtù fantastica provoca una grande quantità di danni. Le attività del tempo libero svolte da chi abita in città sono diventate in prevalenza passive: si va a vedere un film, si va allo stadio per la partita di calcio, si ascolta la radio e così via.
Tutto questo è un risultato del fatto che le energie attive vengono completamente assorbite dal lavoro: oziando di più sareste in grado di divertirvi ancora di più durante il tempo libero e di comunicare anche in modo più attivo.”

Secondo Russell sono stati gli oziosi a concepire quella che noi definiamo civilizzazione.

Sono stati i pigri e gli amanti del giusto ozio a dedicarsi alle arti, a fare nuove scoperte scientifiche, a scrivere libri, a sviluppare nuovi concetti filosofici: “Senza la classe degli oziosi oggi gli esseri umani sarebbero dei barbari”.

“Se in questo mondo nessuno venisse costretto a lavorare più di quattro ore al giorno (siamo d’accordissimo, caro Bertrand ☺) ci sarebbe molta più felicità e gioia di vivere invece di stati di ansia nervosa, frustrazioni, affaticamento eccessivo e cattiva digestione.”

Così chiunque potrebbe godersi momenti di ozio e organizzare in modo creativo e rigenerante il proprio tempo libero.  I pittori potrebbero dipingere senza dover morire di fame, chi ama viaggiare potrebbe conoscere il mondo, gli amanti della cucina potrebbero deliziarsi a creare succulente ricette, gli insegnanti e i medici potrebbero seguire corsi di aggiornamento, e così via.

Almeno tu che leggi queste righe cerca di essere più ragionevole, fai una pausa più spesso e dai il benvenuto nella tua vita all’ozio rigenerante e terapeutico.

Ne tratto diffusamente nel mio ultimo libro Il tuo viaggio e’ ORA: ricorda sempre che la cosa in assoluto piu’ importante sei tu. E’ il tuo star bene. Non dimenticarlo mai.

Percio’ scegli di conseguenza. Perche’ le tue scelte diventeranno il tuo destino, la tua salute, la tua vita.

 

In questa ottica si inserisce la seconda personale riflessione sugli orari di inizio delle scuole.

Perché traumatizzare milioni di bimbi e ragazzi in tutto il mondo con levatacce prestissimo al mattino?  Perché ostinarsi con l’inizio scuola alle 8.00 anziché, ad esempio, alle 10.00?

Orario assurdo. Per bimbi e genitori.
Sostengo da anni di spostare tale orario di inizio alle 10.00: avremmo meno stress e più risultati.
Ciò vale ancor di più per l’orario di inizio lavoro: dove possibile sarebbe preferibile spostarlo alle 9.30/10.00 o inserire orari flessibili. Se ne guadagnerebbe in maggiore salute e risultati, e meno stress e frustrazione.

In proposito, e a sostegno di tali tesi, è già stato programmato un interessantissimo esperimento in cento scuole britanniche per l’anno 2016/2017 che va in questa direzione.  Verranno valutate le eventuali conseguenze positive di un inizio scuola alle 10.00 anziché alle 8.00.

Due ore di sonno perse ogni giorno sono un serio problema sociale, e per questa ragione saranno attentamente valutate ed eventualmente corrette.
Soprattutto in considerazione del fatto che non ci sono conseguenze negative nel far cominciare la scuola più tardi, né ci sono conseguenze positive nel farla cominciare prima.

Per quanto riguarda l’Italia sono ancora in voga orari del ventennio fascista, quando la giornata terminava orientativamente intorno alle 20.00.
Credo sia insensato ostinarsi a mantenere tali orari e a non adeguarsi invece ai nuovi ritmi della vita moderna in cui le giornate difficilmente si concludono prima delle 23.30/24.00… quando va bene.

Ritengo che parecchie delle nuove nevrosi dell’uomo moderno derivino proprio dalla mancanza di sonno.  Con più sonno garantito non solo aumenterebbe il benessere psicologico dei ragazzi e delle famiglie, ma si ridurrebbe di conseguenza anche il rischio di malattie legate all’alterazione dell’orologio biologico, all’obesità e alla dipendenza da sostanze.

Per tutte queste ragioni, se puoi rilassati e goditi il riposo fin quando il tuo orologio biologico ti implora di farlo, potrai trarne solo beneficio.

Take it easy.

Se desideri approfondire clicca qui.



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