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About Love…

“La magia dell’universo si posa su coloro che sono capaci di aprire il loro cuore.” (Anonimo orientale)

Amore: la parola magica per eccellenza. La base di ogni cosa che ci fa sentire vivi e felici.
Amore universale, amore per se stessi, amore di relazione. Forme diverse di espressione di un’unica grande forza. La più straordinaria di tutte. Quella forza che, unita a una ferma volontà, consente di migliorare e cambiare la propria vita e quella degli altri.
L’amore come accettazione di se stessi, degli altri, del mondo.

In primo luogo amare vuol dire voler bene a se stessi, accettarsi completamente, compresi i propri lati oscuri, e non giudicarsi mai.

Occorre volersi bene e amarsi per il solo ed unico fatto di essere venuto al mondo. A prescindere dalla città e dal quartiere dove sei nato; dalla famiglia e dai genitori che hai avuto; dalle condizioni economiche o dalle disavventure che hai passato; a prescindere dal tuo aspetto fisico o dalle attitudini e predisposizioni che la natura ti ha donato; devi volerti bene, amarti e stmarti a prescindere da tutto. A prescindere da tutto!
Se vuoi davvero bene a te stesso, nel profondo, con convinzione, se davvero hai coltivato una sana e forte autostima, non potrai mai porre in essere atti e comportamenti che andranno in contrasto con questo tuo fondamentale valore di riferimento.

Quindi, ad esempio, non potrai mai fumare, o fare uso di droghe, o abusare di alcolici, oppure essere aggressivo e coltivare sentimenti negativi nei tuoi confronti e nei confronti degli altri e del mondo. Sarà impossibile.
Se ti ami davvero vorrai il meglio per te e quindi non ti peserà assolutamente “privarti” di eventuali pseudo piaceri che in realtà sono azioni autodistruttive.

Molti ritengono che amare sia solo dare molto agli altri e poco a se stessi. Niente di più erroneo.
Prima devi riempirti di felicità, piacere, benessere, e poi puoi dare con convinzione, sincerità e soprattutto senza alcuna aspettativa.
Solo quando sarai colmo di piacere e sana autostima potrai donare in maniera sinceramente disinteressata.

Come faccio a dare qualcosa che non ho? Se non amo me stesso in tutti modi possibili, come faccio a poter dare amore al resto del mondo? Se non sto bene prima io mentalmente, fisicamente e spiritualmente, come faccio a far dono al mondo di qualcosa che non posseggo a sufficienza?
Ecco il principio della felicità interiore, del sentirsi bene con se stessi, appagati e contenti a prescindere da ogni evento e condizione esterna.

Amando pienamente se stessi si arriva a comprendere che l’amore è anche il senso di appartenenza al Tutto.
Secondo le filosofie orientali questo è un concetto centrale dell’esperienza esistenziale.
Apparteniamo tutti a un’unica energia universale, e quest’energia primordiale ci accomuna tutti in un’unica grande essenza governata dall’amore. In base a questo principio non ha alcun senso parlare di uomo e natura come entità separate, perché c’e una interconnessione stretta tra le due entità. L’uomo è collegato ai suoi simili e fa parte della natura.

L’amore è ciò che permea ogni cosa. Tutto è amore: compresi ovviamente i rapporti interpersonali.
Molti confondono il sentimento d’amore con la passione o con il sesso. Ovviamente sbagliato anche questo. Nella fase di innamoramento si vive uno stato di grazia che tutti abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita (spero anche tu… altrimenti datti da fare! J ).

Uno stato di grazia nel quale si idealizza qualsiasi cosa nell’amato, difetti compresi.
Una volta però esaurita questa fase i veli dell’infatuazione cadono, ci si scontra inevitabilmente con la realtà e si cade in una subdola trappola: a un tratto cambia il nostro modo di vedere e percepire l’altro accanto a noi.
Di solito, dopo circa 7 anni (la cosiddetta crisi del settimo anno), tutto ciò che inizialmente appariva splendido nell’altra persona all’improvviso appare meno lucente.
Per evitare di vivere contrasti immotivati basterebbe prendere coscienza che non è l’altro a cambiare ma la percezione che noi abbiamo della persona amata.
Cambiamento di percezione spesso causato da naturali meccanismi di origine biologica o da istinti naturali di atavica memoria.

A dir la verità questa differenza di percezione è riscontrabile maggiormente nelle donne.
L’uomo presenta una minore propensione all’idealizzazione e per questo motivo subisce di meno questo cambio netto di percezione dell’altra persona.
Cosa sia e perché avvenga l’innamoramento è difficile se non addirittura impossibile da spiegare.
Infinite parole sono state scritte e dette su tale argomento.

Forse per ottenere un vero amore reciproco occorra rinunciare al diritto di possesso e amare semplicemente, senza aspettarsi nulla in cambio.
L’amore si può conservare se non lo si trasforma in un rapporto di dipendenza.
Ma per innamorarsi non c’è nulla che si possa fare; si può solo preparare il giusto terreno, predisporsi nello stato d’animo migliore, sentirsi già appagati e felici, e aspettare che la magia si verifichi. Il vero sentimento d’amore dà senza aspettarsi merce di scambio.
Occorre capire quale sia la rosa adatta.

Difficile capire di quale rosa sia giusto prendersi cura davvero.
Non è sempre facile far silenzio e ascoltare nitidamente ciò che il cuore sussurra.
Ma forse… se ti trovi di fronte ad un legame che libera, e contemporaneamente ad una libertà che lega… ecco forse hai davanti a te la tua rosa speciale: abbine cura con tutto te stesso, probabilmente ne vale la pena.

Certo… è difficilissimo, per tutti. Perché la maggior parte delle volte il rapporto d’amore diventa rapporto di dipendenza. Però almeno occorre provarci. Bisogna ambire alla perfezione per ottenere il meglio.
Erich Fromm, noto scrittore e sociologo, usava differenziare l’amore maturo dall’amore infantile in questo modo:

L’amore infantile segue il principio: amo perché sono amato.
L’amore maturo segue il principio: sono amato perché amo.
L’amore immaturo dice: ti amo perché ho bisogno di te.
L’amore maturo dice: ho bisogno di te perché ti amo.

Per questo motivo l’amore vero non può essere nemmeno geloso.
Nessuno appartiene a nessuno, è inevitabile.
L’amore unico e irripetibile per un’altra persona è stato espresso in mille libri, in mille film, in mille canzoni.

Qui voglio riportare testualmente quella che ritengo una delle descrizioni dell’amore più belle e profonde: la descrizione dell’amore tra due persone connessa all’amore e all’energia universali di Paulo Coelho ne “L’Alchimista”. Eccola:

Ed era lì, il linguaggio puro del mondo, senza alcuna spiegazione,
perché l’universo non aveva bisogno di spiegazioni per
proseguire il proprio cammino nello spazio senza fine. Tutto
ciò che il ragazzo capiva in quel momento era che si trovava
di fronte alla donna della sua vita e anche lei, senza alcun
bisogno di parole, doveva esserne consapevole. Ne era certa più
di quanto lo fosse di ogni altra cosa al mondo, anche se i genitori,
e i genitori dei genitori, le avevano sempre detto che, prima
di sposarsi, bisognava frequentarsi, fidanzarsi, conoscersi,
e avere del denaro. Ma, forse, chi lo affermava non aveva mai
conosciuto il linguaggio universale: perché, una volta che vi si
penetra, è facile capire come nel mondo esista sempre qualcuno
che attende qualcun altro, che ci si trovi in un deserto o in
una grande città. E quando questi due esseri si incontrano, e i
loro sguardi si incrociano, tutto il passato e tutto il futuro non
hanno più alcuna importanza. Esistono solo quel momento e
quella straordinaria certezza che tutte le cose sotto il sole sono
state scritte dalla stessa Mano: la Mano che risveglia l’Amore e
che ha creato un’anima gemella per chiunque lavori, si riposi e
cerchi i propri tesori sotto il sole. Perché, se tutto ciò non esistesse,
non avrebbero più alcun senso i sogni dell’umanità.

 Amare vuol dire essere in uno stato d’amore; è impossibile nutrire sentimenti d’amore verso un’altra persona e poi provare sentimenti negativi, di rancore o di rabbia nei confronti del resto del mondo. Così come è impossibile il contrario. Paradossale e finto.

Amore è accettazione incondizionata, è vedere il bello nelle cose e negli altri, è sentirsi appartenenti al Tutto.
Amore è gioire per un tramonto, per la neve che cade, per una carezza data e per una carezza ricevuta.
Amore è godere della vicinanza della persona amata, è regalare un sorriso, è ricevere un sorriso da un bimbo.
Amore è in ogni cosa che guardiamo con gli occhi predisposti a vederlo.

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