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cinque stelle

Il MoVimento 5 Stelle: visione e senso di comunità.

Come riuscire a immaginare, condividere, realizzare un sogno ‘quasi’ impossibile.

22 Febbraio 2013: penultimo giorno prima delle elezioni.
A Piazza San Giovanni in Roma incontro finale di Beppe Grillo per il MoVimento 5 Stelle: 800.000 persone in piazza, 150.000 collegate in streaming, 120 piazze collegate.
Numeri straordinari di un evento che rimarrà negli annali come uno degli appuntamenti spontanei “politici” più coinvolgenti e partecipati della recente storia repubblicana.

Ció che desta più impressione è il brevissimo tempo intercorso tra la genesi, lo sviluppo e infine lo straordinario successo del M5S, delle sue idee e battaglie nate in rete e diffusesi spontaneamente a macchia d’olio in tutt’Italia.
Emblema e specchio di una domanda fortissima, da parte dei cittadini italiani, di trasparenza, moralità pubblica, cambiamento politico e di classe dirigente, di una nuova visione di vita comune.
Credo che proprio in quest’ultima parola, visione, risieda il successo e lo straordinario potere rivoluzionario ed “eversivo” del M5S di Grillo e Casaleggio.

Essere riusciti a proporre una visione e dei paradigmi totalmente nuovi riguardanti la poltica, i partiti, la vita comune.
Elementi che erano già dentro una certa “coscienza collettiva comune” ma che probabilmente non riuscivano a trovare sbocco convincente e i binari giusti in cui incanalarsi.
E il M5S, con Grillo straordinario portavoce appassionato, è riuscito proprio nell’impresa d’individuare e incanalare tutta questa voglia di cambiamento, ormai indifferibile, in una direzione comune, rivoluzionaria e soprattutto pacifica.

Senza nessun utilizzo dei canali mediatici classici, anche se in Tv Grillo alla fine è risultato il più presente proprio grazie alla sua assenza.
Utilizzati, benissimo, soltanto due strumenti. Il più antico di tutti: le piazze. E il più moderno di tutti: la rete.

Si sente, si respira, si percepisce che il risultato che uscirà dalle urne sará straordinario per il M5S.
La sua portata storica si avvertirá in maniera dirompente, e sempre di più nelle settimane successive alla tornata elettorale. E non è da escludersi che l’effetto domino possa estendersi anche fuori dall’Italia con la nascita e lo sviluppo di soggetti politici simili al M5S in altre realtà europee.



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