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Le mappe mentali

Un’ unica realta’, infinite interprertazioni.

Per capire meglio se stessi e gli altri è importante sapere che ognuno di noi si rapporta nei confronti del mondo e della realtà che lo circonda in maniera unica.

Adoperando una metafora molto frequente sull’argomento si può dire che il mondo rappresenta il territorio; la percezione individuale della realtà rappresenta invece la mappa che cerca di riprodurre il territorio; ma la mappa non è il territorio, vero?

I principali filtri di percezione della realtà sono tre: generalizzazione, distorsione, cancellazione.

Pochi giorni fa mi trovavo in spiaggia a Scalea (stupenda località balneare dell’Italia meridionale nell’Alto Tirreno cosentino), rilassato sul lettino, c’era uno splendido sole, un mare cristallino e mi divertivo a osservare le persone intorno a me. C’era una donna che imprecava molto contrariata, non so bene per cosa, con il proprio figlio piccolo; c’era una coppia innamorata intenta a baciarsi e accarezzarsi; c’era un signore dal viso truce e contratto che leggeva il giornale e ogni tanto si lamentava contro questo o quel politico corrotto.

La spiaggia era la stessa, il sole e il mare anche, le condizioni esterne uguali per tutti; eppure le singole menti delle persone erano occupate a privilegiare questo o quell’aspetto della realtà che le circondava. Ognuna di quelle persone, attraverso propri filtri di percezione della realtà, aveva deciso di privilegiarne solo determinati aspetti.

L’uomo deduceva per generalizzazione che tutti i politici fossero corrotti o corruttibili, la coppia di innamorati distorceva la realtà isolandosi da tutto e tutti in maniera totalizzante, e tutti, compresa la signora col bambino, operavano una cancellazione del mondo circostante: il mare cristallino e il sole fantastico da potersi godere non esistevano nelle menti di nessuno di loro.

Ciò accade anche in situazioni più grandi o importanti. In realtà siamo noi che possiamo decidere da quali pensieri farci o no condizionare emotivamente e quali preferire o eliminare.

Ed e’ proprio in questa scelta che possiamo intervenire con consapevolezza.

 



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